Autore
Gabriella Moretti
Collana
La Puglia nei documenti 40
Prefazione
Confesso che ho provato una emozione particolare nel prendere tra le mani la bozza del volume che viene ora pubblicato e che riporta alla luce una pagina alquanto singolare della storia religiosa della nostra città. Si tratta infatti dell’atto di omaggio che un gruppo di seminaristi della Diocesi volle offrire alla Madonna della Madia nell’anno 1786 nella Cattedrale di Monopoli. Sono grato alla professoressa Gabriella Moretti che con intelligenza e passione culturale ha voluto lavorare su un testo trovato casualmente nella Biblioteca “De Gemmis” di Bari e a lei giunto attraverso il Preside professor Martino Cazzorla. Con innegabile fatica, ma anche con entusiasmo e competenza letteraria, la professoressa non solo si è dilettata nella traduzione dei testi latini, ma ha voluto corredare le poesie con
delle schede storiche sui diversi autori e con commenti ai versi per una loro più facile comprensione. Lavoro immane e nello stesso tempo – oso immaginarlo – carico di soddisfazioni! Credo infatti che non ci sia “avventura” più bella per uno studioso che ridare vita a testi antichi, avendo magari la fortuna di trarli fuori per la prima volta dall’oblio, perché possano parlare e trasmettere messaggi all’uomo contemporaneo. Gli archivi e i fondi storici delle biblioteche devono diventare sempre più miniere da cui attingere per mantenere alta la cultura, sia civile che
religiosa, di un popolo. Senza queste radici si rischia un impoverimento dell’intelligenza e del cuore!
Personalmente con la lettura del testo ho potuto fare innanzitutto un bellissimo viaggio nel tempo, pensandomi presente in quell’assemblea raccolta nel magnifico tempio barocco da poco terminato, che aveva preso il posto dell’antica Cattedrale romanica di Monopoli, per ascoltare l’atto di omaggio alla Madonna della Madia voluto dalla comunità del Seminario della Diocesi. Vedo la Cattedrale rigurgitante di popolo festante raccolto attorno al suo Pastore Mons. Raimondo Fusco e l’attesa dei presenti, curiosi di vedere i seminaristi cimentarsi nell’esaltare le glorie di Maria, la celeste protettrice che secoli prima aveva voluto offrire un segno del suo amore alla Città facendo giungere prodigiosamente dal mare una sua Icona.
E proprio verso questa stupenda Icona sono rivolti gli occhi di tutti
mentre inizia la declamazione dei versi da parte dei seminaristi. Probabilmente, pur non comprendendo le parole latine o la stessa forma poetica con cui si esprimono i giovani, al popolo bastò udire le voci melodiose che declamavano i versi per sentirsi provocato a contemplare il bellissimo volto della “sua” Madonna… (dalla Prefazione di S.E. Monsignor Giuseppe Favale)
Presentazione
Come enfaticamente sottolineato dal recente titolo di Civitas Mariae, Monopoli vanta un passato costellato di episodi che rimandano ad un’incrollabile fede mariana peraltro vissuta anche attraverso l’arte in tutte le sue forme, dalla costruzione e intitolazione di diverse chiese, ai preziosi manufatti artistici, alle composizioni musicali, saggistiche e poetiche (le Belle Lettere).
Il certosino lavoro di ricerca della professoressa Gabriella Moretti, su un testo che svela una pagina ancora inedita di storia, fa ulteriore luce sulle attitudini letterarie della città, rendendo fruibile una pregiata antologia poetica monopolitana a stampa dell’ultimo quarto del Settecento avente per protagonista proprio Maria Santissima della Madia.
I componimenti, impeccabili dal punto di vista formale, sono a firma di alcuni seminaristi dell’epoca ed evidenziano la loro capacità di esprimersi elegantemente ricorrendo a differenti schemi metrici antichi. I versi sono intrisi di citazioni classiche e si caratterizzano per un vero e proprio sincretismo culturale che porta personaggi mitologici greco-romani a convivere pacificamente col vissuto storico monopolitano. Inutile sottolineare la validità di questa impostazione per preparare
i seminaristi a raccontare efficacemente, nel corso delle omelie, le verità di Fede.
Come conciliare i contenuti dell’opera in questione con i tempi attuali? Semplice: l’erudizione non è un arido esercizio accademico ma il mezzo per ingentilire e forgiare gli animi di tutti gli uomini, in particolar modo degli aspiranti al sacerdozio chiamati a diventare guide e pastori di anime, cultori e custodi della bellezza che trasuda di eternità. (dalla Presentazione di don Vito Castiglione Minischett)
Sommario
Prefazione pag. 7
Presentazione pag. 9
Nota introduttiva pag. 11
Introduzione pag. 13
I Testi pag. 13
Il Vescovo. I Vescovi pag. 18
Gli Allievi seminaristi pag. 29
L’Insegnante pag. 44
Testi pag. 51
Giuseppe Maggiolini, Sonetto All’Illustriss., e Reverendiss. Monsignor Vescovo di Monopoli Fra Raimondo Fusco pag. 53
Paolo Indiveri, Praefatio pag. 54
Giovanni Battista Dragone, Centone da Virgilio pag. 70
Luigi Capece, Endecasillabo pag. 76
Giacinto D’Errico, Epigramma pag. 78
Santo Marzolla, Sapphicum pag. 80
Santo Dragone, Sulle Rose, che formano l’impresa mopolitana, Allegoria. Sonetto pag. 84
Leonardo Antonio Basta, Epigramma bilingue in versione greca e latina La peste vinta dal comando di Maria è annientata pag. 86
Giuseppe Colucci, Francesco Paolo Pinto, Luca Gentile, Ecloga pastorale pescatoria pag. 88
Pasquale Palmieri, Gliconicum pag. 98
Giuseppe Caputi, Anacreontica pag. 102
Gennaro Lentini, Epigramma pag. 106
Raffaele Francese, Sonetto sul Distico tratto dall’Anagramma Purissimo “Virgo de Madia” pag. 108
Domenico Cacace, Epigramma pag. 110
Pietro Domenico Semeraro, Alcaicum pag. 112
Francesco Romeo, Endecasillabo pag. 116
Giacomo Caputi, Protei Vaticinium, Asclepiadeum Gliconicum pag. 120
Commento pag. 125
Conclusione pag. 167
Appendice metrica pag. 171
Elenco dei versi/emistichi virgiliani usati nel Centone di G. B. Dragone pag. 173
Bibliografia pag. 209
Sitografia pag. 218
Indice delle illustrazioni pag. 219
Indice dei nomi e delle cose notevoli pag. 221
Data di pubblicazione
01/01/2019
ISBN
978-88-7949-696-4
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